VORREI TEMPO
Vorrei tempo per camminare
Per camminare a piedi
tutti i passi che camminò mia madre
da Viticuso a Cassino per monti e valli
Con la cesta piena di fragole all’andata,
con i piedi lividi e qualche lira nel reggipetto
e il pauroso silenzio della notte al ritorno.
Vorrei tempo per camminare,
Per camminare a piedi
tutti i passi che camminò mio padre
da soldato scelto per dieci anni in
Africa e in Croazia e in Grecia
con il sole, il vento e la pioggia
nel fango e coi piedi congelati.
Grazie a Mussolini e agli Italiani.
Vorrei tempo per rivivere le paure
della gente del mio paese, che prima
non aveva visto un marocchino con un
fucile nelle mani e negli occhi la rabbia,
rivedere il terrore della gente accucciata
nelle grotte, nei boschi e nei ricoveri oppure
assiepata nei camion e deportati al confine.
Vorrei tempo per poter leggere
leggere tutti i miei libri
comprati o regalatomi e mai letti
per mancanza di tempo o per pigrizia
o perché preferisco le tribolazioni
di artisti stravaganti come Caravaggio,
Impressionisti e della scapigliatura.
Vorrei tempo, ma mi accontento
di vivere il tempo che mi è concesso
al pensiero di chi il tempo non ne ha avuto
o che molto prima di me
se ne andò via col vento.